Un punticino a testa che serve più al Catania per riscattare le ultime deludenti prestazioni che non alla Roma per agganciare l’ultimo treno Europa League. Giallorossi e rossoazzurri pareggiano per 2-2 nell’anticipo della 37° giornata di Serie A disputatosi allo stadio “Olimpico”, salendo rispettivamente a quota 53 e 48 in graduatoria.
Luis Enrique ha nuovamente a disposizione tutti gli attaccanti, scegliendo Borini e Osvaldo con Totti alle loro spalle: solo panchina per Lamela e Bojan. Marquinho e Taddei sulle fasce, a centrocampo i titolarissimi Gago – De Rossi – Pjanic. Vincenzo Montella risponde con il trio d’attacco Bergessio – Gomez – Barrientos, mentre Lodi è il centrocampista avanzato pronto a inserirsi tra gli attaccanti.
Non c’è mezzo attimo di sosta sin dai primi minuti del match. Al 3′ i padroni di casa hanno la prima occasione, ma Pjanic è anticipato da Izco a un passo dal goal del possibile vantaggio. Quattro minuti dopo i giallorossi potrebbero sbloccare la gara: calcio di rigore assegnato per fallo di Carrizo su Borini, ma Totti, nel giorno della sua 500° partita in A con l’amata maglia giallorossa, si fa parare un penalty calciato male, per poi spedire il pallone alle stelle sulla respinta corta del portiere argentino.
Gli uomini di Luis Enrique non paiono comunque accusare il colpo, ma è solo grazie a Lobont se al 24′ il Catania non passa in vantaggio: mischia in area di rigore capitolina, Legrottaglie prova la botta, respinta però dal portiere rumeno. Estremo difensore romanista che si ripete al 33′ sul missile terra – aria di Gomez, respinto ottimamente. Dall’altra parte della barricata, invece, è Carrizo a salvare tutto sulla conclusione pericolosa di Gago.
La ripresa si apre senza alcun cambio e le emozioni si tramutano in reti. Si riscatta Totti al 52′, ricevendo palla al limite dell’area e battendo l’immobile portiere catanese con un sinistro chirurgico. Finita qui? Neanche per idea. Il direttore di gara Sebastiano Peruzzo, infatti, assegna al 58’ un penalty per l’atterramento in area di Barrientos da parte di Heinze: dal dischetto si presenta Lodi che spiazza Lobont e sigla il suo 9° centro stagionale, tutti curiosamente da calcio piazzato.
E’ Borini, a questo punto della gara, a suonare la carica per i suoi sfiorando il palo, ma sono comunque gli isolani a ribaltare il risultato: schema su calcio di punizione da posizione decentrata, Lodi passa la sfera all’indietro per il solissimo Marchese che, con un tiro potente all’angolino sinistro, batte inesorabilmente Lobont che nulla può sulla conclusione del terzino siciliano. “Lucho” non ci sta a perdere la partita e rivoluziona l’attacco: dentro Lamela e Bojan, fuori Borini. Ma è ancora il “Pupone” a ridare speranza ai suoi: perfetta azione di Pjanic e Marquinho, che confezionano per Totti il tocco da due passi del pallone che vale il 2-2.
Passano pochi secondi e scatta il parapiglia per un fallo di Almiròn a palla lontana: caos superato, comunque, dopo pochi istanti. Questa stessa azione, comunque, aveva portato Krkic alla conclusione di destro a giro, che si era andata a scheggiare sulla traversa: come detto, tutto fermo. La Roma prova in tutti i modi a tornare in vantaggio, ma Carrizo salva su Pjanic prima e su un solissimo Lamela poi, lanciato a rete dallo stesso Pjanic.
Finisce in pareggio l’intensa sfida dell’ ”Olimpico”, che di certo non soddisfa più di tanto i capitolini, ormai condannati ad un 7° posto davvero anonimo e alquanto insignificante. Ottimo punto, invece, per il Catania di Vincenzo Montella, strappato con il cuore e con il sudore, un pareggio che proietta il team etneo ad un possibile raggiungimento e, a questo punto, al superamento, dell’obiettivo dei 50 punti prefissato ad inizio stagione dal presidente Nino Pulvirenti, battendo tra una settimana al “Massimino” la lanciatissima Udinese verso i preliminari di Champions League.